(Consuling Sound 2018)
Dirk Serries, dopo la ristampa in box dell’esperienza Vidna Obmana, recensita in questi frangenti (precisamente qui), esce con questo album che, sue parole, costituisce una sintesi del suo percorso rivolto alla creazione di ambienti sonori opalescenti e luccicanti, con il minimo armamentario musicale possibile. Nello specifico una chitarra e un computer per processare in questo doppio cd le sue riflessioni su ambienti sonori “quietamente navigabili”, su malinconiche riflessioni minimali, che avvolgono l’ascoltatore adagiato sopra questi morbidi tappeti sonori. Nelle note che accompagnano il disco il nostro scrive che intende imbarcarsi in altre avventure sonore, e che quindi questo è un punto di arrivo del suo percorso musicale. Un punto e un “porto sicuro” a cui ritornerà sicuramente in futuro. Per ora l’ascoltatore si può godere questa piacevole sintesi, poi chi vivrà vedrà.
Voto: 7
Marco Paolucci