(Bruit 2018)
L’interazione improvvisativa radicale è l’ambiente sonoro scelto dal trio svizzero formato da Jacques Demierre (pianoforte), Axel Dörner (tromba) e Jonas Kocher (accordeon). Senza affidarsi a pulsazioni ritmiche capaci di agganciare tra loro le tre voci strumentali, la musica scorre da momenti di silenzio o quasi-silenzio a passaggi di articolata conversazione, talvolta inquieti e irruenti. Ricavando dai loro strumenti possibilità sonore non scontate, i componenti del gruppo sono attenti ad ascoltarsi, a rispettare democraticamente gli spazi di libertà di ciascuno e a cogliere le reciproche affordances in base a un principle of reciprocity (come dichiara il titolo dell’ultima delle sei tracce). L’idea suggerita dal titolo dell’album (così come dal quarto brano: Position of the head) pare essere proprio questa: la sorgente sonora non è individuabile nello spazio acustico del cono di confusione, i cui punti sono equidistanti dall’orecchio. Così, lo stile del gruppo è riconoscibile grazie al sound generato, piuttosto che da un idioma legato a un genere particolare.
Voto: 7
Alessandro Bertinetto