(Autoproduzione 2018)
Registrata dal vivo in un museo al festival di Ivrea nel marzo 2018, la musica qui proposta era parte di uno spettacolo che coinvolgeva la partecipazione di quattro ballerine. È una sorta di musica a programma, dunque, quella che possiamo ascoltare qui: la vicenda narrata è quella di Teseo e il Minotauro. La band è storica e ottimamente amalgamata, ben equilibrata e capace di alternare situazioni musicali diverse. Se nei primi brani i musicisti si presentano da soli, per esser poi raggiunti dagli altri, la caratteristica complessiva del sound è senz’altro la combinazione, qui davvero riuscita, tra le possibilità timbriche diverse di chitarra e tromba e contrabbasso, combinazione di suoni diversi che produce un sound limpido, espressivo e solido. Alcuni temi sono davvero molto belli. Quello di Teseo, per esempio, ci resta in mente a lungo. E la dolcezza della melodia di Roby, suonata dalla tromba, è molto intensa e toccante; come intenso e molto groovy è il ritmo di Funkytauros (nomen omen). Anche nelle parti più improvvisate e negli assoli si sente la consuetudine dell’interplay dei quattro musicisti del gruppo kierkegaardiano: Alberto Mandarini (tromba, flicorno), Maurizio Brunod (chitarra), Giovanni Maier (contrabbasso) e Massimo Barbiero (batteria). Questo compensa l’assenza delle danzatrici che nella performance dal vivo interagivano con i quattro musicisti.
Voto: 10
Alessandro Bertinetto