(El MágicoGonzález Sounds/I Dischi Di Plastica/Narvalo Suoni 2018)
Costante (e appiccicosa) la pubertà dei figli della Marca NA NA NA NA, devota a uno sbrindellato melodismo rock a bassa fedeltà, figlio bastardo tanto dei Velvet Underground (Came) che dei Jesus and Mary Chain (Tinder) che dei Nirvana (Complain).
I brani sono quattordici, tutti piuttosto o molto succinti: pur in presenza di arrangiamenti non banali, le chitarre – tremolanti, riverberate, febbricitanti alla Spiritualized, ma anche classicamente cantabili (cfr. Life) – la fanno da padrone, assieme alla voci emule di Reid e di Cobain, ma pure di Neil Young (Juanita’ Song). La materia, comunque, la padroneggiano assai bene (Consequences), anche per una vicinanza esistenziale palpabile (Immatura) e una bella capacità nel “singalong” alla Pixies (Gay). Promossi.
Voto: 7
Marco Fiori