(Da Vinci Classics 2018)
In questo nuovo, interessante Cd della Da Vinci Classics, ci viene presentato un repertorio di autori siciliani incentrato su uno strumento, il contrabbasso, che ha sempre faticato a conquistarsi un posto di rilevo (fatta salva qualche importante eccezione: Bottesini o, per arrivare ai giorni nostri, Gavin Bryars, sono due notevoli esempi in tal senso) nella tradizione classica. Merito del contrabbassista Nicola Malagugini, accompagnato dalla pianista Mirea Zuccaro, aver dato risalto alle potenzialità espressive di questo strumento, per come esplorate in brani che partono da fine Ottocento (Antonio Scontrino) per arrivare ai nostri giorni (Serra, Musumeci, Schittino, Patti, Sollima). Una costante di questi brani, per altro molto diversi tra loro, è la centralità della linea melodica, esaltata in particolare nei brani di Scontrino, Sollima, Patti, e Musumeci. Particolarmente interessante il brano di quest’ultimo, in cui la cantabilità delle melodie si sposta a frenetici ritmi minimalisti. Non mancano rivisitazioni, assolutamente personali, del repertorio popolare folk (Serra, Schittino, Sollima), nonché esplorazioni dei timbri più scuri del contrabbasso (Serra, Schittino). Palermo è la fonte di ispirazione del concerto Panormus di Massimo Patti, diviso in tre movimenti, ciascuno volto a catturare tre diversi aspetti di questa bellissima città: da una passeggiata per i monumenti storici, alla rievocazione di episodi storici, fino alla frenesia del famoso mercato di Ballarò. Patti rifugge dal mero descrittivismo per offrirci una musica al tempo stesso maestosa e intima, dominata da ampie volute melodiche che danno un senso di classicità all’interno di una scrittura moderna, personale, di grande impatto. Un ascolto, nel complesso, davvero consigliato per varietà, godibilità, e autenticità.
Voto: 9
Filippo Focosi
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