(Dischi Bervisti 2018)
I Tritonica sono una bolscevica e stakanovista band nata nel 2016 a Roma, all’esordio con questo lavoro. Sono in tre e tutti profondamente appassionati dall’asse musicale sludge-grunge-stoner-progressive-rock/metal, dunque ispirati a gruppi come Tool, Opeth, Alice in Chains e Kyuss.
Tuttavia, il lavoro presenta molte, troppe, incertezze, per cui non ha raggiunto la sufficienza. Il problema principale è la voce, o meglio una delle tre voci, dato che tutti i tre componenti cantano anche. Cronoptica, Jimi e soprattutto Semiramide sono i brani in cui il trio ha lavorato più intensamente sulla musica, ma sulle quali la voce non funziona per niente. In questi brani, più che in altri la parte musicale, seppure con qualche increspatura non è male, ma la voce non rende per niente.
Negli altri brani, il problema invece riguarda la difficoltà di amalgamare i diversi generi, seppure confinanti, che raramente hanno soluzione di continuità, per cui il trio dovrebbe maggiormente nell’amalgamare le differenti sonorità.
Voto: 5
Vittorio Lannutti