(Invada Records 2018)
L’ultima uscita, edita da Invada Records sia in CD che in un originalissimo LP, della colonna sonora del film ‘Mandy’, ci permette di parlare della musica del grande compositore islandese Jóhann Jóhannsson, purtroppo recentemente scomparso. ‘Mandy’, è una colonna sonora cupa, piena di inquietudine, permeata da un continuo senso di oscurità. Le tinte fosche e dark della musica di Jóhannsson, sono qui portate all’estremo e rappresentate da un uso sapiente dei sintetizzatori e dei suoni distorti delle chitarre elettriche. L’atmosfera ricorda le angoscianti musiche di film come ‘Prisoners’ o ‘Sicario’, nonché i toni tenebrosi di alcuni momenti della splendida e innovativa colonna sonora per il film ‘The Arrival’. Geniali alcune creazioni come, ad esempio, il Mandy Love Theme, un tema frammentario, struggente e malinconico, le cui linee verranno poi riprese nella canzone di chiusura Children of the New Dawn originalissima nell’incedere ritmico e costellata di puntuali interventi delle chitarre elettriche distorte. Pressoché perfetta, nella sua totalità, è la forma musicale descrittiva del clima del film, cosparsa di tappeti sonori melliflui e di suoni quasi ancestrali, che denotano la grandissima sensibilità e originalità di questo compositore, indubbia voce innovativa nell’ambito della contemporanea produzione hollywoodiana di musica da film. La perdita di una mente artistica così geniale ha lasciato un vuoto veramente difficile da colmare. Citando le parole dello stesso Jóhannsson, egli “era ossessionato dalla tessitura e dalle sfumature dei suoni, interessato alle forme minimali e su come poter trasmettere musicalmente le idee nel modo più semplice possibile…”. Il suo ideale era quello di poter realizzare una piena commistione di musica elettronica e acustica, manipolando i suoni degli strumenti, come ad esempio gli archi, tramite processi digitali, cercando di creare qualcosa di unico. Già nel suo primo album del 2002 ‘Englabörn’, proprio quest’anno rimasterizzato e rieditato da Deutsche Grammophon col titolo di ‘Englabörn & Variations’, erano in nuce tutte queste concezioni personali mirate alla creazione di una musica “innovativa”, ricca di commistioni di generi differenti, come d’altronde era stata la sua esperienza di musicista. La maturazione del suo stile giunge attraverso la produzione di diversi album molto ricercati (si pensi, solo per citarne uno, ad ‘IBM 1401, A User’s Manual’) a quello che è il suo capolavoro indiscusso ‘Fordlândia’, uscito nel 2008, proprio dieci anni or sono. Splendidi tappeti sonori generati dalla sapiente commistione di archi, fiati e sintetizzatori, uniti a bellissime e avvolgenti melodie, suggellano lo stile originale di Jóhannsson in modo ormai chiaro e definito. Pochi anni dopo inizierà la sua collaborazione come autore di colonne sonore per Hollywood con ‘Prisoners’ (2013) che inaugura la cooperazione artistica col regista Denis Villeneuve, seguito da ‘La Teoria del Tutto’ (2014) col quale riceve il Golden Globe per la miglior colonna sonora e la conseguente nomination all’Oscar. È solo l’inizio di una serie di splendide colonne sonore, sempre perfettamente aderenti ai relativi lungometraggi e sempre dotate di un’originalità singolare che rende assolutamente riconoscibile il suo distintivo tocco artistico. Si pensi a quella angosciante e tormentata per ‘Sicario’, o alla geniale musica per ‘The Arrival’, in cui l’uso estremamente originale della polifonia corale e della voce, danno un tocco unico alle immagini del film. L’intuizione di sovrapporre, in quel modo così interessante, frammenti sillabici, in un film il cui tema portante è proprio il linguaggio, è davvero impareggiabile. Ci rammarichiamo di non aver potuto ascoltare il suo contributo a ‘Blade Runner 2049’, sarebbe stato sicuramente inconsueto ed affascinante. ‘The Mercy’ e ‘Mary Magdalene’, sono assieme a ‘Mandy’, le ultime colonne sonore pubblicate proprio nel 2018. La sua firma è indelebile, la sua musica profondamente coinvolgente e innovativa, il suo tocco ineguagliabile. La tragica morte di un compositore così giovane e così promettente lascia assolutamente sconcertati e senza parole. Rimane la sua splendida musica, che consigliamo di ascoltare in modo profondo e attento, a parlare per la sua anima.
Voto: 10
Luciano Feliciani