(Area Pirata 2018)
Proveniente dall’Arizona, con alle spalle un cv di tutto rispetto, dato che i membri del gruppo sono veterani del garage, legati ai suoni più potenti degli anni ’60, questo quartetto non si risparmia nel proporre quattordici brani ben assestati e tirati. Queste tracce, infatti, sono tutte dirette, essenziali e strutturate su una base power pop, su cui il quartetto innesta varie sonorità più o meno garage-beat.
Se Deadblow hammer è spezzata con incursioni punk, con Leaving here l’irruenza punk è più decisiva, tanto quanto in Gotta go go. Omaggi agli Who degli esordi sono le irresistibili Shot e Ride e affascina Brand new girl, soprattutto chi è rimasto folgorato dal garage blues-lo-fi degli anni ’90. C’è spazio anche per qualche reminiscenza psichedelica, rigorosamente classica, nel rock di Float e nell’uno-due iniziale il quartetto si sfoga con il garage beat più classico e proprio dei sixties.
Disco vintage, ma non derivativo, per cui consigliatissimo agli amanti del genere.
Voto: 8
Vittorio Lannutti