(Electronicgirls 2018)
L’associazione di mondi alieni e futuro mi fa strano; quando sento parlare di “outer space” mi vengono in mente i film fantascientifici degli anni ’70, Star Trek e il mondo esoterico-carnevalesco di Sun Ra. L’elaborazione concettuale di questo collettivo, posso dirlo?, mi ricorda più questo passato che il mondo del prossimo millennio (come è presentato nelle note di presentazione on-line. Sarà che Mauro Sambo cita direttamente il grande alchimista Sun Ra nella track che porta il suo nome del battesimo… ma, non so, il disco mi suona come un trattato di musica acusmatica, che risale, guardacaso proprio a quegli anni.
Dallo spazio sarà silenzio o sarà rumore, come dice l’ultimo pezzo di Nevada, paradossalmente il lavoro più musicale della collezione? Chissà, credo però che non sia una voce umana così come la conosciamo, e Alessandra Trevisan sembra ricordarcelo. I suoni, e qui c’è un’omogeneità di fondo dell’album, sono elettronici e i rumori appartengono a oggetti metallici pesanti che sbattono, cadono, rompono, ecc.
Non so se sia il futuro o se sia come ci immaginavamo sarebbe stato il futuro, ma con questa domanda in mente non si può far altro che apprezzare la musica.
Voto: 8
Gianni Zen