(Intonema Records 2018)
Attivi da oltre un decennio i Wozzeck da quel di San Pietroburgo sono un power-trio formato dal patron della Intonema, Ilia Belorukov, con Mikhail Ershov e Konstantin Samolovov. I nostri, tra le loro mani, fanno passare un cospicuo armamentario strumentale, comprendente elementi sia acustici che elettronici: synth, laptop, registrazioni sul campo, gestiti da Ilia, vengono letteralmente aggrediti dal ‘malsano’ lato ritmico costituito da basso, pedali e batteria. Le coordinate si scostano dal classico sound elettroacustico, più analitico e riflessivo, che le uscite Intonema ci hanno abituato a far sentire negli ultimi 2 anni, andando invece ad abbracciare quel filone caustico di stampo math-noise che tanto ha influenzato la Chicago dei ’90 (Weasel Walter il primo della lista) e, spostandosi sul versante nipponico, gruppi trita-osse quali Zeni Geva, i Fushitsusha di Haino Keiji e via dicendo.
“Fact I” è un lp ultra-limitato (125 copie in tutto) che incorpora una sola jam di 36 minuti circa ricavata da altrettanto materiale registrato dal trio nel corso degli ultimi anni. Diciamo che si vuol festeggiare un importante compleanno facendo confluire in un’unica release tutta la poetica nichilista di cui il gruppo russo è stato artefice negli ultimi anni. Si parte con una massa sonora bella compatta, un puro cazzotto allo stomaco di fattura math, dove il connubio basso (slabbrato) e batteria (metronomica) elargisce un cospicuo risalto al sound grattugiato dell’elettronica, ma subito dopo si è sommersi da un importante e lungo delirio dialettico di caratura free-form, tutto giocato tra feedback, silenzi e violenze improvvise. Roba che suonerà anche un tantino derivativa, e i riferimenti citati sopra sono lì a confermarlo, ma che dalla sua non fa che confermare lo stato di ottima salute creativa vissuto attualmente dalla comunità artistica russa, incline ad un sano e coraggioso DIY. Fatevi sotto!
Voto: 8
Sergio Eletto