(Cold Blue 2019)
Le due composizioni di Michael Byron contenute in questo nuovo cd targato Cold Blue Music non potrebbero essere più diverse tra loro. Fabric for String Noise, per due violini, è infatti un brano iperattivo, costruito sull’intreccio poliritmico di temi scanditi dai violini nei registri più acuti, ripetuti in maniera ossessiva, senza soluzione di continuità. Una prova di fuoco per i due musicisti, ma anche per gli ascoltatori, chiamati a un’esperienza percettiva inusuale, il cui effetto spazia tra lo straniante e l’estatico. Non siamo lontani da alcuni lavori processuali del primo Steve Reich, anche se qui a prevalere è senz’altro la dimensione fisica dell’ascolto su quella intellettuale. Di tutt’altra fattura è Dragon Rite, per quattro contrabbassi: a mutare non è solo il timbro e il registro (ora bassissimo); qui abbiamo infatti a che fare con un brano che evolve lentamente, per effetto di magmatiche fasce sonore che creano un avvolgente e misterioso effetto spaziale. Due brani in qualche modo complementari, dunque, e parimenti illustrativi della poetica post-minimalista di questo interessante Autore.
Voto: 6
Filippo Focosi