(Innova 2019)
Già protagonista di un precedente, bellissimo Cd alla guida dell’Invisible Ensemble, il poliedrico Paul Elwood abbandona in questo nuovo lavoro – sempre licenziato dalla Innova – la singolare miscela di folk, bluegrass e jazz contemporaneo là sperimentata per presentare sue composizioni recenti che rivelano ancor più la sua anima radicale e modernista. Nei cinque movimenti di Emissions Transparents si odono echi di Messiaen nel modo in cui sezioni statiche, scandite da possenti rintocchi di pianoforte e percussioni si alternano a episodi di frenetica attività ritmica, in cui la chitarra elettrica, il mellotron e il violoncello si intrecciano in complesse polifonie. E se le due London Improvisation per percussioni e banjo (suonato dallo stesso Elwood, virtuoso di questo strumento) ci trasportano nel free jazz più astratto, alcune concessioni melodiche, vuoi anche per la presenza di una voce femminile, vengono fatte in Plutonic Winds, dove al canto del soprano è affiancato un ensemble di percussioni, e in Ashe County Lamen, per pianoforte e voce registrata. Chiude la raccolta Banjo Player, “regalo” che Christian Wolff ha fatto al suo collega: si tratta di un brano per solo banjo dove emerge un sapiente costruttivismo non privo di momenti coinvolgenti.
Voto: 7
Filippo Focosi