(Oltrarno 2019)
In libera uscita dagli immensi Zu, ma rumors sostengono che il trio stia registrando un nuovo disco con Stefano Pilia, per cui siamo in trepidante attesa, il bassista del trio romano si è lasciato andare a sonorità ambient.
In questo lavoro, non molto distante dai dischi registrati proprio con quel Pilia, che qui collabora in un brano, le sonorità sono essenzialmente elettroniche e dilatate.
Diviso in tre brani, questo lavoro parte con i quasi venti minuti di The great archetypical figure nested inside the catastrophe of your life, in cui una lunga linea elettronica cresce d’intensità, con in mezzo variazioni graduali che vanno verso aperture apparentemente di speranza e sostenute da un mood electro-psichedelico.
Il secondo brano, anch’esso molto lungo, seppure meno del precedente, dodici minuti e mezzo, It’s like a mustard seed but when it falls becomes a shelter for all the birds in the sky è strutturato su variazioni e intermittenze, che si scontrano e si incontrano, fino a trovare una dialettica con un approccio mantrico.
Infine, con All the pretty little horses c’è un cantato soffice, alla Leonard Cohen, su un’elettronica punzecchiata e rarefatta.
Voto: 7
Vittorio Lannutti
Oltrarno Records Bandcamp Page