(SVS Records 2019)
Electro-sciamanesimo da perdita accentuata d’equilibrio quello che marchia la seconda uscita per il duo di producer, Bartellow San Ground San, composto dal tedesco Benedikt Brachtel (Bartellow) e il giapponese Daichi Furukawa (Dj Ground), dopo “Shiroi Uma” del 2017 (sempre su SVS).
Quattro figure etno/post-dub (etno e basta come nella conclusiva Orto Vision, interpretata in solo dal percussionista Gabriel Han), che ti costringono a movenze involontarie del corpo durante l’ascolto.
Torsioni da ciondolante mambo/capoeira in Gekko No Odoriko, che poi schioda in vaporosi sbuffi kraut-balearic.
Holy Water è fluidità di gesti rapidi, trascinanti ed essenziali.
Amanogawa, caleidoscopica sospensione soul circolare, rischiarata dalla voce di Arihirua, prima del riallineamento materico dei sensi della suddetta Orto Vision, col suo apparire e poi sparire.
Si! Urk! Di più per favore.
Voto: 8
Marco Carcasi