(Giant Step Arts 2019)
Il trio pianoless di Eric Alexander, con Johnathan Blake alla batteria e Doug Weiss al contrabbasso, propone un jazz decisamente e consapevolmente ancorato nella tradizione. I numi tutelari di Alexander sono inequivocabilmente Sonny Rollins e John Coltrane. Soprattutto quest’ultimo è riconoscibile negli stilemi di brani come Mars e Second Impression (anche il titolo non è casuale….). L’atto di fede richiamato dal titolo dell’album è proprio quello espresso nei confronti di questi grandi maestri. Ai quali in Magyar si accompagna anche il Béla Bartók della Music for Strings, Percussion and Celesta. Bravi i compagni di viaggio del leader, che convincono anche nei (pochi) spazi di libertà che si prendono: segnalo il denso ed energico assolo di Blake in Mars e quello, molto espressivo, di Weiss in Big Richard. Un bel disco, che, tra gli altri pregi, ha senz’altro quello di farci venire voglia di andare a riascoltare i colossi del jazz.
Voto: 9
Alessandro Bertinetto