(La Clinica Dischi/Iuovo/iCompany 2019)
In una sapida parodia di un emerito tecnico calcistico italico, un comico centofacce ligure evocava ogni tre parole il concetto di “umiltè” alla romagnola. Il progetto FRIGO ha base fiorentina, una terra più volta alla grandiosità strapaesana: ma è veramente lodevole nel suo presentarsi sottotraccia, “pop e pedalare” efficacissimo. Ovvero, l’obiettivo è portare la canzone “piaciona” alla Zero Assoluto (Quando tu non ci sei) a una forma bella e culta, da Giubbe Rosse (cfr. La gioia e l’ansia): il Cosmo (Le casse) complessivo è quello non ignoto del pop tecnologico dello Stivale negli ultimi quarantanni. Qui a farlo sono quattro (? O uno più tre??) marpioni mediani tutta sostanza che finalizzano brani degni di un Calcutta bravo e adulto (Via dei Bardi), di un Tiromancino a squarcia gola (Vento da maiali).
Alla fine la questione sta tutta nel fatto che in “Non importa” ci sono ritornelli Soerba che funzionano di molto (Pamela e Leoni da cortile) e garbano assai: è (il) pop, ragazzi!
Voto: 7
Marco Fiori