(We Are at Fruit Records/Sob! Records 2019)
“Augustus” ci butta a tradimento e a capofitto nelle Londra/Liverpool swinganti dai Sessanta in poi (a partire dall’iniziale Caprice de la Drama), anche se l’ispirazione principale dei perugini The Mighties arriva dritta dritta dagli scantinati statunitensi temporalmente coevi, tutti organetti spiritati e anfetamina (cfr. Everybody’s Doing). Poca cerebralità per il quintetto umbro – il cantante Emiliano Pinacoli, il bassista Nicola Mechelli, il batterista Alessandro Mechelli, il chitarrista Bernardo Romizi, Francesco Mengoni all’organo – molta vivacità “freak” che farebbe felice il vecchio Julian Cope (cfr. Simon Brown). In effetti, il reverente ricordo dei The Teardrop Explodes affiora in diversi momenti (Casablanca).
Per adepti fedeli del Culto del (garage) Rock.
Voto: 7
Marco Fiori