(Ridgeway Records 2019)
Il repertorio proposto in questo album registrato live alla Rendon Hall del California Jazz Conservatory nell’ottobre 2018 offre ancora una prova di come il jazz sia capace di rendere brani di ogni genere standard da interpretare e su cui improvvisare. Infatti, oltre a cinque composizioni originali di Denson, eccellente cantante e contrabbassista americano (ha accompagnato per anni Lee Konitz), il gruppo (completato da Lyle Link ai sassofoni, Dahveed Behroozi al piano e Dillon Vado alla batteria) propone versioni particolari di brani non scontati: Bird Alone di Abbey Lincoln, Fixing a Hole dei Beatles (con una bella introduzione di contrabbasso), In Your Eyes di Peter Gabriel (introdotta da un preludio molto espressivo del piano) e Grace di Jeff Buckley (che sembra fatta apposta per il canto di Denson). Oltre alla riuscita scelta delle cover e alla bellezza delle musiche originali (tra cui segnalo il blues Outside My Window), la particolare voce del protagonista dell’album (il suo timbro è una sorta di mix tra quello della Lincoln e quello di Jeff Buckley e la sua estensione tonale è notevole), il sound pulsante del suo contrabbasso (molto efficace anche negli assoli) e l’eccellente contributo di sax, piano e batteria rendono l’album davvero pregevole. Un jazz moderno e caldo, melodico, ritmico ed espressivo, molto ben suonato: una delle migliori novità che abbia ascoltato sinora quest’anno.
Voto: 10
Alessandro Bertinetto