(Fabrique 2019)
Hanno suonato spesso dal vivo insieme nel corso degli ultimi anni, gli islandesi ambientali Stereo Hypnosis e l’acclamato compositore experimental britannico Christopher Chaplin (autore dei notevoli “Je Suis Le Ténébreux” e “Paradise Lost”).
A quelle escursioni impro in comune, si è voluto dar forma più definita allestendo uno studio di registrazione in quel di Hvammastangi nel nord dell’Islanda, dove l’album è stato realizzato live.
Lo scenario immobile tutt’attorno impregna e marchia “Bjarmi”, dove Chaplin, a synth ed elettronica, diluisce le sue austere lividezze (forse a maggior tasso nella contemplazione a volo radente di Heggur) nelle placide trame organico/ascensionali del ben rodato trio islandese (synth, elettronics, field recordings e chitarra), che nell’iniziale Klif, fluiscono sensuali su battito downtempo lungo cangianti visioni di altopiani di roccia, in Heiòi son la spietata bellezza del bianco assoluto, e con la conclusiva Tangi scarrellano panoramiche avant/etno di glaciale abbandono sensuale (al netto di un’insistenza su toni melò che un poco smolla la broda).
Quello che deve essere è.
Voto: 7
Marco Carcasi