(Autoprodotto 2019)
Per il loro terzo disco, i milanesi Goodbye, Kings hanno volute omaggiare Louis Daguerre, che riuscì a fissare su una lastra di rame delle immagini.
Il sound che il gruppo ha utilizzato per questo lavoro è una miscela di post-metal, jazz e post rock, il cui risultato finale è una musica per immagini, suscitando la sensazione di ascoltare la colonna sonora di un film.
I saliscendi di Mélées, the magician stanno a dimostrare la capacità dei milanesi di miscelare questi generi, che in seguito si dipanano lungo le traiettorie di sonorità ora intense e delicate (Drawing with light), ora virando verso il prog, con momenti veloci, alternati ad altri più lenti, come negli oltre quindici minuti della title-track.
Il disco è stato masterizzato da James Plotkin, che ha lavorato con di Isis e Sunn O))) .
Voto: 7
Vittorio Lannutti