The Hidden History of Library Music
Raccontare la “library music”, raccontare cioè la musica utilizzata per accompagnare produzioni audivisive e multimediali, quali programmi televisivi di intrattenimento, documentari, pubblicità di prodotti per la casa, e farlo in modo affascinante e interessante, senza pretese di enciclopedismo ma fornendo un apporto valido allo studio di questo vero e proprio genere musicale. E’ questo che riesce a fare David Hollander con il suo ‘Unusual Sounds. The Hidden History of Library Music’ volume di grande formato, nato per documentare la smodata passione per la library music che lo ha portato in giro per il globo terraqueo a ritrovare e “rispolverare” archivi storici, far raccontare gli artefici e gli studi di produzione che hanno sonorizzato le vite delle nostre famiglie, accompagnando la loro quotidianità con un motivo che rimaneva in testa ogni volta che queste si riunivano davanti al televisore per qualche ora di svago. Il volume, con una grafica curatissima e azzeccata, presenta gli studi di produzione o meglio le storiche “librerie” inglesi come quello KPM di Londra con compositori quali Alan Hawkshaw e Keith Mansfied, quelle tedesche con gli studi Sonoton e compositori quali Klauss Weiss, francesi con nomi quali gli studi Montparnasse 2000 e i compositori Jean Jacques Perrey e Bernard Parmegiani, italiane con, tra le altre, la label Flipper e i nostri Ennio Morricone, Stelvio Cipriani, Piero Umiliani, quelle nordamericane con la Parry Music Library. Sfogliando il volume si compie un salto nel passato attraverso coopertine e foto d’epoca, ma si dispone di un incredibile tesoro di suoni ed emozioni da riscoprire e riascoltare oggi per il domani.
David Hollander, Unusual Sound. The Hidden Histoy of Library Music, New York (USA), Anthology Editions, 2018