(Navona Records 2019)
Commissionati da alcuni tra i più importanti ensemble d’archi britannici, come il Maggini Quartet e lo Smith Quartet, questi tre quartetti d’archi ci offrono un significativo spaccato dell’evoluzione stilistica della compositrice inglese di origine giamaicana Eleanor Alberga, la quale è anche un’affermata pianista che ha registrato, tra l’altro, una importante serie di miniature pianistiche di autori inglesi contemporanei. I primi due quartetti, scritti nel 1993 e nel 1994, sono lavori formalmente compatti, pervasi da una intensità ritmica a tratti frenetica e da una densità contrappuntistica davvero notevole. Come la stessa Alberga riferisce, il terzo quartetto, licenziato nel 2001, presenta alcuni elementi di novità, essendo caratterizzato dall’interscambio tra passaggi apertamente tonali e intricate serie dodecafoniche, che finiscono alla lunga per prevalere, definendo il carattere espressivo di questa ampia opera articolata in quattro movimenti. I membri dell’Ensemble Arcadiana affrontano queste complesse pagine con estrema padronanza tecnica e con il trasporto richiesto dall’energia che – come si rende evidente all’ascolto – le pervade.
Voto: 6
Filippo Focosi