Julien-Francois Zbinden ‘Homage’


(Da Vinci Classics 2019)

Il compositore ultracentenario (essendo nato nel 1917) Julien-Francois Zbinden è il protagonista di questo interessante CD della Da Vinci Classics, attraverso una rappresentativa selezione di lavori cameristici, alcuni dei quali sono il frutto di una riduzione di brani originariamente scritti per strumento solista e orchestra. Lo stile di Zbinden è solitamente etichettato come neoclassico; e in effetti, tanto le Variazioni Op. 111 per pianoforte, quanto il Divertimento Op. 10per contrabbasso e pianoforte risentono della lezione di maestri come Stravinsky e Milhaud: il primo per l’originale riproposizione in chiave modernista della polifonia sei-settecentesca, il secondo per l’abilità nell’unire la scrittura classica con le armonie e i ritmi sincopati del jazz, che informano in particolare due dei tre movimenti del Concerto per clarinetto (anch’esso eseguito nella riduzione per clarinetto e pianoforte), non a caso dedicati a personaggi come Ella Fitzgerald e Benny Goodman, il grande clarinettista e “big-band leader” già dedicatario di opere di autori del calibro di Bartok e Copland. Lungi tuttavia dal risolversi nell’idioma neoclassico, peraltro interpretato in maniera del tutto personale, Zbinden ha prodotto anche brani in cui l’equilibrio formale e il consueto ottimismo che pervadono molte sue pagine lasciano il passo a una scrittura formalmente più instabile e attraversata da inquietudini più o meno marcate, come si rende evidente all’ascolto dei brani solistici per contrabbasso e per clarinetto, caratterizzati anche da un certo grado di virtuosismo. Il trio formato da Erminia Nigro, Giuseppe D’Amico, Lucrezia Merolla – rispettivamente al clarinetto, contrabbasso, e pianoforte – esegue con grande sensibilità interpretativa queste composizioni, contribuendo ad arricchire, con questo lavoro discografico, il già sterminato patrimonio musicale che il Novecento ci ha regalato.

Voto: 7

Filippo Focosi

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