(Cherry Red 2019)
Torna a farsi sentire John Robb con i suoi Membranes, quarant’anni di scatafasci e non sentirli più o meno.
Che hanno ricominciato a sgambettar con l’acclamato ritorno del 2015 “Dark Matter/Dark Energy” ed oggi, di nuovo in doppio lp, ci mozzicano con energia rinnovata.
Chitarre psichedeliche, bassi distorti, synth quando serve e parecchi cori femminili a questo giro.
Dove urti e irregolarità son di casa, cartavetrata e fil di ferro idem, che dici post-punk e parecchio altro di quel che segue pure (sempre, più o meno, a modo loro).
Che viaggia spedito e risoluto e intavola soluzioni che vorrei veder chi altro (Black Is The Colour per dirne una), perchè poi all’oggi uno se lo dimentica, ma questi son tipo gli ultimi di una razza di dinosauri che rimpiangeremo, o si se rimpiangeremo.
Che se ne sbattono delle buone maniere e capita pure che l’obbiettivo non sempre sia centrato (nello specifico qualche squadratura di troppo e un paio di rallentamenti), ma mai, neanche un’istante, a godersi come altri la rendita di quel che è stato e fatto.
A rilancio continuo, a discapito del muso e dell’urto in arrivo.
Voto: 7
Marco Carcasi