Yoko Miura, Gianni Mimmo, Thierry Waziniak ‘Live at L’Horologe’  


(Amirani Records 2019)

Il suono soave del sax soprano di Gianni Mimmo ci invita a entrare nelle atmosfere proposte dal trio completato da Thierry Wazinak alle percussioni e Yoko Miura al pianoforte. Quest’ultima è anche l’autrice delle nove composizioni, molto libere e aperte (con qualche sezione più strutturata: per es. il tema iniziale di Itotsumugi, contenute nell’album. Registrato nel corso di una performance live in Francia nel novembre 2018, il cd restituisce la rilassata e cordiale dimensione di freschezza di quel concerto. Molta improvvisazione, basata sull’interplay dal sapore cameristico dei tre protagonisti. I quali riescono a conversare in modo equilibrato ed incisivo: l’urgenza e l’intensità di alcuni momenti (ad esempio la parte centrale del Prologue) si distende nelle calme, dolci e liriche meditazioni (l’incipit di Drops #4) o nelle astratte, ma mai sfilacciate, divagazioni (Drops #3) di altre situazioni. Anzi, liricità ed esplorazione sono spesso due facce della stessa medaglia, come quando Yoko Miura imbraccia la fisarmonica introducendo ariosi effetti di sospensione che arricchiscono la vicenda musicale approfondendone l’incanto. In generale, il minimalismo della pianista giapponese ben si sposa con il ventaglio delle molteplici risorse espressive di cui dispone il sassofonista italiano. E le percussioni adagiano il loro contributo in maniera sempre delicata e meditata, anche quando offrono energia e vigore.
Non sempre una registrazione riesce a coinvolgere l’ascoltatore all’interno dell’ambiente in cui il suono musicale prende forma. È il caso di quest’album, particolarmente riuscito, anzi senz’altro bello.

Voto: 10

Alessandro Bertinetto

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