(Innovative Leisure/Goodfellas 2019)
A due anni dall’esordio gli olandesi Iguana Death Cult pubblicano questo secondo lavoro, intriso di post-punk, krautrock, new wave e di svariati elementi acidi, il tutto tenuto legato da una base garage-punk.
I cinque membri che compongono il gruppo, caratterizzati da ascolti e attitudini diverse, riescono a miscelarsi molto bene e a trovare il giusto equilibrio, cui contribuisce anche la differenziazione abbastanza accentuata tra i vari brani. Se Carnal beat machine nella parte iniziale evoca gli esordi dei loro connazionali The Ex, in seguito evolvono il sound verso uno ska-punk eccitante, con Tuesday’s lament ci portano nell’Inghilterra delle pop-ballad degli anni ’80. Tuttavia, si tratta di un episodio isolato, perché per il resto gli olandesi ci regalano il funk-noir di Liquify, il punk britannico di Chinatown, il post-punk più strutturato e irruento (vicino a quello dei Mission of Burma) di Nature calls e la frenetica e compulsiva Spams.
Il gruppo è sulla buona strada, speriamo che continui così.
Voto: 8
Vittorio Lannutti
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