(Artoffact 2020)
Il 2020 segna il ventennale di carriera per gli OvO, che con “Miasma” pubblicano il loro nono album. Si tratta di un disco nel quale il duo ha fatto una scelta stilistica tale per cui da un lato ha recuperato le proprie radici punk/hardcore, dall’altro ha mantenuto intatta la più recente inclinazione all’uso di un’elettronica organica e rumorosa. In altre parole in “Miasma” convivono le anime tribali e futuriste degli OvO.
, In “Miasma”, pubblicato per la canadese Artoffact, hanno collaborato diversi musicisti, tra cui Eraldo Bernocchi, Paolo Bandera e Giulio ‘Ragno’ Favero, che ha remixato il disco.
Il concetto che soggiace dietro questo disco è quello di un miasma che proviene dalle paludi più remote e che sta circondando città e villaggi. Gli Ovo in questo modo ci buttano in un film di fantascienza caratterizzato dalla paura di sentirsi sempre controllati.
Il disco si apre con i lamenti strazianti di Stefania Pedretti su cui Bruno Dorella martella in un electro-dark-no wave inquieto che diviene black metal. Di black metal ce n’è ancora e passa per i momenti selvaggi e hc di Psora e per la rabbiosa e rocambolesca Queer fight.
Discorso diverso per You living lie un electro-industrial che sa tanto di blues metropolitano, nello spoken word/hip hop de L’eremita ospitano i norvegesi post punk Årabrot, nell’evocativa Testing my pose presta la voce la trapper Gnučči e nell’electro proto-punk di Burn de haus partecipa Gabriele Lepera dei sabotatori synthpunk italiani Holiday Inn.
Con questo miasma contagioso gli OvO hanno trovato il miglior modo per festeggiare i loro vent’anni di carriera che li ha visti salire sul palco oltre un migliaio di volte. Scusate se è poco!
Voto: 9
Vittorio Lannutti