(Aut Records 2019)
Il violino di Eloisa Maniera si sposa con il monocordo e gli effetti di Stefano Greco in quest’album tra l’elettronica e il minimalismo. Lei una è una violinista virtuosa ed eclettica (musicista classica, jazzista, compositrice, improvvisatrice); lui è sound designer, deejay e produttore. Insieme ci dipingono un mondo di atmosfere sonore dilatate, che esplorano spazi ariosi, densi, e rilassati. Meditazioni musicali, che ricordano Steve Reich e Terry Riley, combinano sound analogico e digitale e ci portano nel flusso spaziale (Space Flow) condito con un pizzico di sapori Indiani (Tangram). È una musica eterea (Ethereal) che ha voglia di girovagare (Wanderlust) tra note ipnoticamente vorticose. Tra i brani più riusciti, il breve Scarabeo, quasi un videogame danzante, e il successivo, suggestivo, orientaleggiante e malinconico, Hermes. Un convincente esordio discografico.
Voto: 8
Alessandro Bertinetto