(Lobello 2019)
Tobia Lamare, artista salentino, con questo disco sottolinea la contemporaneità delle emozioni. “Songs for the present time”, infatti, ha al centro dell’attenzione tematiche inerenti l’amore, la vita e la morte.
Lamare ha un background musicale ampio e variegato. Tra i suoi principali riferimenti vi sono The Cure, Dinosaur Jr, Bob Dylan e Van Morrison. Tuttavia, questo disco è stato liberamente ispirato dagli album casalinghi di Bruce Springsteen, Sebadoh e The Band. In effetti il disco è stato registrato all’interno di una masseria pugliese.
“Songs for the present time” riflette questa varietà di influenze, infatti, parte con il post-punk/slaker indie ’90 di Dada, non molto distante dalle chitarre in stile J Mascics, molto preso dal Neil Young più elettrico, di Endless. Piacevolmente ‘fuori luogo’ lo ska-rock tirato di Vampires e con Ode to the west wind Lamare trova il trait d’union tra l’indie dei ’90 e la tradizione blues, virando verso il paisley underground.
L’altra manciata di brani, infatti, deve molto alla tradizione blues e dintorni, da un lato con il blues rock misurato di Love means trouble e dall’altro con le istanze r’n’b/soul di Lost without you. Con “Songs for the present time” Lamare è riuscito nell’intento di coniugare quelle che negli anni ’90 erano le radici e le ali del miglior rock in circolazione.
Voto: 8
Vittorio Lannutti