A.Fischer, S.Singer ‘La Isla y el Mar’


(Stradivarius 2019)

In questa splendida novità discografica licenziata dalla Stradivarius, il giovane duo formato dal chitarrista André Fischer e dal violoncellista Sébastien Singer si cimenta con due tra i più grandi autori sudamericani del Novecento, vale a dire l’argentino Astor Piazzolla e il cubano Leo Brouwer. Di quest’ultimo, viene offerta la prima registrazione assoluta di una composizione scritta nel 2018 (La Isla y el Mar) e dedicata allo stesso duo Fischer-Singer. Nei tre movimenti in cui essa si articola, si riscontrano alcuni dei tratti che informano la poliedrica personalità creativa di Brouwer: dalle sperimentazioni sonore e timbriche memori delle esperienze avanguardistiche degli anni Sessanta e Settanta, all’accorato ed espansivo lirismo abbracciato da Brouwer a partire dagli anni Ottanta, senza dimenticare ovviamente i ritmi propri della sua terra, che affiorano di quando in quando nei primi due movimenti per prendere definitivamente il centro della scena nell’esuberante e focoso movimento conclusivo. Ennesima dimostrazione dell’inesausta fantasia e fertilità creativa di questo grande chitarrista e compositore ultra-ottantenne, che continua a regalare gemme ad ascoltatori e interpreti. Come altre composizioni scritte da Astor Piazzolla nell’ultima fase della sua carriera (anni Ottanta), Histoire du Tango applica l’estetica del Tango Nuevo a formazioni classiche, in questo caso al duo chitarra e flauto, la cui parte è per l’occasione arrangiata per violoncello da Singer. I quattro episodi/movimenti raccontano l’evoluzione culturale e musicale del tango, che dalle sue origini popolari approda a esiti artistici di grande finezza, facendo ingresso nelle sale da concerto senza dimenticare la sua natura passionale e carnale, che il violoncello restituisce con grande efficacia. Altro frutto della maturità creativa di Piazzolla è il doppio concerto Hommage à Liège, per la cui esecuzione Fischer e Singer (quest’ultimo chiamato all’arduo compito di sostituire il bandoneon di Astor) sono affiancati dagli archi del Casal Quartet e dal contrabbasso di Marc-Antoine Bonanomi. All’introduzione ricca di bizzarrie strumentali (soprattutto per quanto riguarda il chitarrista) segue una parte centrale in cui fanno ingresso gli archi intonando una espansiva e nostalgica milonga. Il terzo e conclusivo movimento si apre con un tema degli archi ritmicamente incalzante e dalla frenesia contagiosa, più volte ripetuto per poi essere affiancato da un passaggio di appassionato lirismo, affidato alla voce del violoncello, sotto la spinta di un inesorabile walking bass. Davvero magnifica la prova del duo Fischer-Singer, tanto versatile nel seguire i cambi di registro contenuti nelle partiture quanto capace di restituirne la peculiare vena espressiva attraverso una interpretazione appassionata e a un sound insieme pulito e corposo.

Voto: 9

Filippo Focosi

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