(Aut Records 2019)
Registrato dal vivo in un locale romano, il disco presenta l’omaggio di Pasquale Innarella (sax tenore, soprano), Danilo Gallo (basso) e Ermanno Baron (batteria) a uno dei protagonisti storici del free jazz. Un omaggio sincero, in cui i tre musicisti esprimono il mood di Ayler entrandovi dentro. Il sound Innarella è caratterizzato da un lirismo vero, a tratti aspro, a tratti tristemente dolce (o dolcemente triste), a tratti vivamente gioioso. Quando intona, con clamore, il tema della Marsigliese (con intenzione ironica? O di rispetto? Forse entrambe’), e subito dopo si lancia in un ballo latino, ci muove e diverte. Leggero ed espressivo, per esempio passando al soprano all’inizio della quinta traccia (prima di volgersi nuovamente al ballo), pungente e ringhiante altrove, la sua voce si combina bene con il vigore del basso, le sue armonie aperte, i suoi vibranti armonici, la sua incisiva pulsione melodica negli assoli (sempre nella quinta traccia). E il lavoro della batteria, e delle percussioni, di Baron è lì a dare solidità fluida o a generare atmosfere modulando le dinamiche del gruppo. Ecco, proprio le dinamiche sono una delle migliori caratteristiche della musica del trio: tra alluvioni di energia dalla stordente rapidità esecutiva (si ascolti il finale) e sussurri bisbigliati, episodi di libertà ritmica alternati a momenti a propulsione caraibica, si dipana una molteplicità di toni, sempre coordinati da una pulsione swing che, ricordiamolo, non manca mai nel miglior free jazz. L’applauso è meritato. È uno dei casi in cui la musica improvvisata merita di essere ascoltata, e riascoltata, anche a concerto finito.
Voto: 9
Alessandro Bertinetto
