(Splasc(H) Records 2019)
Immagine, suono, performance, parole, senso e ambienti, tutto insieme e tutto obliquo.
Dvd questo, che conclude (sarà poi vero?) ciclo operativo/creativo partito nel 2011, che non cristallizza in sedimento definito, piuttosto, porte, portoni e finestre aperte a suggestioni repentine e quel che accade d’imprevisto (in montaggio istantaneo).
Che tra bassi elettrici e bassi midizzati, solitario uomo orchestra, scorgi strutture riconoscibili (blues? funk?), smontate, sparpagliate e ricomposte su punta di dita.
Sfiamma e non lascia disordine in giro, quanti altro sanno fare questo?
Avvicinatevi orsù.
Voto: 8
Marco Carcasi