(Deutsche Grammophon 2020)
‘Last and First Man’ è il canto del cigno del grande compositore islandese Johann Johannsson. Presentato postumo al Festival di Berlino del 2020, si tratta di un visionario docu-film diretto dallo stesso Johannsson, che ha composto anche le musiche insieme a Yair Elazar Glotman. Ci troviamo di fronte all’ultima visionaria opera di Johannsson, purtroppo interrotta dalla sua prematura scomparsa, che mette ancor di più in luce la sua grandezza musicale e di pensiero. Il docu-film è basato sull’omonimo libro del grande scrittore inglese Olaf Stapledon. Il libro tratta di una cronaca dell’umanità futura, raccontata nel tempo di due miliardi di anni, dalla nostra epoca fino agli esseri quasi divini che stanno assistendo all’estinzione della specie umana e alla fine del Sistema Solare. I testi compilati sempre da Johannsson e narrati dalla voce di Tilda Swinton, accompagnano le immagini dei monumenti futuristici eretti durante il regime di Tito nell’Ex Jugoslavia per ricordare la resistenza jugoslava contro il nazifascismo. Questi mausolei davvero particolari e visionari servono a Johannsson per raccontare attraverso immagini e musica la storia dell’umanità verso un futuro remoto. Molti di essi vennero distrutti in seguito alle guerre civili interne, ma quelli che sopravvissero posseggono un aspetto surreale e malinconico che li rende unici, ed è forse proprio questa sembianza quasi irreale, che non ha esempi antecedenti né seguenti, che ispira l’artista islandese nel suo profondo ed eclettico lavoro. La colonna sonora, che adesso possiamo ascoltare interamente in questo CD, è davvero suggestiva e toccante e possiede in sé un potere evocativo incomparabile. Come sempre Johannsson, questa volta affiancato da Glotman, riesce a colpire nel segno creando un’opera filosofico-musicale struggente ed incantevole. C’è grande scavo interiore nella musica, un’ipnotica angoscia esistenziale, c’è tutta l’inquietudine il tormento e l’affanno di una specie che corre verso la propria estinzione. A tratti, poi, affiorano aperture melodiche e armoniche grandiose e bellissime, tipiche del suo stile originalissimo e personale. Un CD da ascoltare molto attentamente.
Voto: 10
Luciano Feliciani
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