(Naxos Records/Ducale Music 2020)
Davvero interessante, e per certi versi sorprendente, questo Cd Naxos dedicato alla musica da camera del compositore portoghese Pedro Faria Gomes, classe 1979. Attraverso una selezione di lavori scritti tra il 2007 e il 2018 – che spaziano da una suite di brevi brani “notturni” per pianoforte a composizioni per organico variabile (che sfruttano le combinazioni, in duo o trio, di violino, viola, violoncello, clarinetto e pianoforte) in un unico movimento, fino alla più recente (e in certo senso “classica” dal punto di vista dell’impostazione formale) sonata per violino e pianoforte – ci viene offerta la possibilità di entrare in un universo creativo affatto originale e personale, sebbene non manchino riferimenti ad altri autori. La musica di Faria Gomes non ti attira con melodie di immediata presa; non ti risucchia in vorticosi sentieri ritmici; non si avvale di successioni armoniche e costruzioni formali “standard”. Eppure, riesce a catturare da subito l’ascoltatore, con gesti minimali ma di grande impatto: frammenti melodici sospesi, improvvise figurazioni ritmiche, accordi apparentemente a sé stanti, isolati da silenzi che in realtà fungono da ponte, da filo conduttore di una trama invisibile lungo la quale lacerti di memoria affiorano per poi dissolversi in uno sfondo di metafisica attesa per qualcosa che forse non arriverà mai. Più tradizionale, si diceva, la sonata per violino – la composizione più lunga e articolata, e anche la più recente tra quelle qui presentate – specie nei due movimenti centrali: se nell’andante l’Autore ci seduce con delicate melodie tra le cui note affiorano, in filigrana, echi di una immaginaria musica popolare, nello scherzo si assiste a un motorismo ritmico insistito e ripetuto. Tuttavia, nei movimenti esterni ritroviamo tracce del lessico tipico dell’Autore portoghese, quel senso di imprevedibilità e di sospensione che possiede tuttavia una propria – imperscrutabile ma incontrovertibile – logica.
Voto: 8
Filippo Focosi