(Lamour Records 2020)
Otto meravigliose fluttuazioni ambientali, di maestosa immobilità apparente.
Il fascino per l’oscurità, la pressione e i misteri dell’oceano, una vertigine da discesa lenta e avvolgente, nessun malessere, tutto dimenticato, la paura via.
Fasi di statica bellezza tremolante, disperdersi, poi una corrente ti riporta più in alto, i colori tutt’attorno in mutazione lenta e gentile.
Non c’è minaccia, giusto qualche piccola dissonanza, ma son marine rughe d’espressione e null’altro.
Fiato mozzo e parole, s’ingarbugliano e poi svaniscono in un sospiro (Eno, un tot di cosmici corrieri e Biosphere tutto in vaporizzazione spinta).
La svedese Anna-Karin Berglund (un EP nel 2016 sempre su Lamour), produce distese d’incanto (in questo caso, pressoché perfette).
Voto: 8
Marco Carcasi