(Dio Drone/Dischi Bervisti/True Bypass/Wallace Records 2020)
Due dei musicisti indie più innovaitivi e sperimentali del panorama italiano sono tornati a pubblicare un lavoro insieme. Si tratta di Xabier Iriondo (chitarrista e sperimentatore di vari progetti tra cui Afterhours, Todo Modo, Uncode Duello) e di Franz Valente (Il Teatro degli Orrori, One Dimensional Man), qua in veste di Snare Drum Exorcism.
I due che militano insieme nei Bunuel hanno inciso i tre brani di questo Ep utilizzando sia strumenti tradizionali che autocostruiti.
Nel Primo brano, Tierra, il chitarrista usa per l’occasione soltanto il Mahai Metak, cordofono autocostruito a 10 corde con cui crea effetti sonori rarefatti e ricercati, alternati ad altri in cui il suono cupo e noise prevale, anche se mai in maniera aggressiva.
Valente con Maree si lascia andare a inquietanti e tenebrose sonorità, che lentamente e progressivamente giugono ad un noise cacofonico. Si tratta di frammenti sonori sia liquidi, che grevi ed inquietanti. Il batterista con questo progetto utilizza elementi della batteria e vari strumenti percussivi, tra cui utensili, fogli flessibili di metallo per creare un industrial—psichedelico industriale, che evoca le grandi acciaierie.
Nel terzo brano, Mosaique i due musicisti si uniscono per sperimentare noises minimali, in cui sembra che non abbiano programmato nulla, ma che si siano mossi come i Velvet Underground quando registrarono Sister Ray e Lou Reed entrò in sala d’incisione dicendo ai suoi compagni di avere il testo e di iniziare a suonare come volevano.
Valente, e, soprattutto, Iriondo continuano a dimostrare quanto sia importante sperimentare, non dandosi per vinti, perché la musica ha ancora molto da dire, basta avere la predisposizione e la passione che inducono a voler ricercare nuove sonorità, in fondo con questo lavoro non hanno fatto che scavare nelle parti più recondite del loro inconscio. Cos’è l’arte se non ricercare se stessi?
Voto: 8
Vittorio Lannutti