(Autoprodotto 2019)
‘Architects of Armageddon’, ultimo lavoro dei maceratesi S.I.D., è un concept album, nel quale il trio si è profondamente ispirato al libro “Burning Coscience: The case of the Hiroshima pilot Claude Eatherly” di Günther Anders.
Il tema del libro, dunque anche del disco è quello delle conseguenze che le azioni militari, in un contesto di grandi progressi tecnologici hanno sulla coscienza umana. Il protagonista del libro, Claude Eatherly, fu perseguitato dallo stato e rinchiuso in un istituto mentale perché si pentì della sua partecipazione relativamente innocente a un atto sfrenato di omicidio di massa.
Rispetto alla parte musicale, si tratta di un sound che oscilla tra il doom metal e il post-metal, per cui in alcuni brani e pattern musicali evocano, non poco, i Neurosis.
I brani incedono tutti con una lentezza greve e possente, a parte i momenti vorticosi e rocamboleschi di Fall out room. Se Decontamination è molto strutturata, Survival city, con le sue urla strazianti porta direttamente l’ascoltatore negli abissi del doom metal più puro.
Un disco da prednere a picole dosi in questa fase di lento ritorno alla normalità.
Voto: 7,5
Vittorio Lannutti