(Makkum / Paltenbakkerij / Klanggalerie 2020)
Chitarra e campionatore per la one-man band Zea (Arnold De Boer), composizione istantanea e pianismo scavezzacollo per Oscar Jan Hoogland.
Fra i due ci passan una ventina di anni.
Oscar, Zea, prima se lo è beccato dal vivo in un festival al Paradiso di Amsterdam e la mattina dopo se lo è trovato di fronte in un’aula come insegnante di sociologia (gli occhi fuori orbita di certo).
L’insieme è quello che ti aspetti se: t’interessano le musiche dal mondo, quelle di strada (dalla più bislacca alla tracimazione sensoriale), quelle d’ingegno che vanno di strumentazione diy, quelle scorticate di blues e jazz, l’elettricità e gli urti degli Ex (Zea in formazione dal 2009), l’impro non pastorizzata, il pop storto, introverso, riottoso e giocoso, rimuginamenti al chiar di luna, le biciclette bianche dei Provos, qualche sassolino nelle tasche e le scarpe che macinano chilometri su chilometri, sempre in caccia del prossimo magic moment che t’illumina.
Ecco, se tutto questo t’interessa, passa da queste parti.
Voto: 8
Marco Carcasi