(Shyrec 2020)
Esiste nella penisola una piccola, ma resistente e attiva genia di solitari con chitarra acustica e voce – sovviene, ad esempio, Bob Corn ‒ che suonano più “ammericani” degli americani stessi.
Tommaso Mantelli, che ha registrato nella calda estate 2019 dal vivo, al Lesder Studio le sue nove canzoni non così prive di utilità, fin dall’inizio pare statunitense fino al midollo (Just Around The Bend), innervato da robuste flebo di “grunge” acustico (Eddie Vedder sarebbe fiero di Empty Promise). Si, il tutto suona molto anni Novanta a stelle e strisce (Bittersweet Doomsday): una lezione che Mantelli ha ben imparato (alcune canzoni paiono perfetta colonna sonora di serie televisive di quel periodo: Which Game). Poco più di mezz’ora di piacevole ascolto.
Voto: 6,5
Marco Fiori
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