(Akuphone 2019)
Con il titolo che rimanda ad un magazine femminista giapponese di culto del 1910, questa compilation, registrata tra il 2017 e il 2019, squaderna all’ascoltatore una interessante panoramica della scena musicale underground femminile giapponese odierna, e si può dire a ragione che in questo caso ”l’ascolto è solare”. Ce n’è per tutti i gusti sonori, basta lasciarsi andare all’ascolto dei brani presenti nell’album: iniziando in ordine dall’evocativo brano in salsa folk di Blood Moon declamato dalla splendida voce di Fuji-Yuki, che apre all’ascolto meditato, passando per il “bislacco” Hip Hop elettro-deviato di Kiki Hitomi con il brano Gain and loose, scorrendo via con Mikado Koko e il suo “tanz shamisen” Pop virato in sala “psychedelica” Fukagawa Bushi. E si continua con Miki Yui e la sua esecuzione in dooom loop Radicalv, il mistico “vento psichedelico dronante” di Kakushi Nishikara con il suo brano Palace of Deep Water , andando avanti con il trio Kuunatic e il loro elettro-pop che induce al ballo mentale di Dewbow, per chiudere in bellezza con un’artista che frequenta spesso questi lidi kathodici, Keiko Higuchi impegnata nella sua affascinante e coinvolgente ricerca sulla sperimentazione vocale in un brano evocativo come Okesa Bushi. Lucida lente sull’Oriente – notare la rima – e album da prendere al volo. Non rimarrete delusi.
Voto: 9
Marco Paolucci