(Amirani 2020)
Un lungo colloquio strumentale (50 minuti) che evita l’ovvio e rimbomba d’urgenza consapevole e divertita.
Son fitte fasi e qualche più ampia spaziatura,sempre in carezzevole, stretto avvitamento.
A generar scintillio infinito come due incrollabili saldatori.
Che ti prendono e sbatton un poco nella stanza senza abbisognar di nulla.
E in mare aperto (intorno al trentesimo minuto), o ti prendi paura, bevi ed è un casino, o riesci in qualche modo a lasciarti cullar dalle onde in tumulto.
Ed è bellissimo, luminoso e intenso l’accoglier quel tumulto.
Ti sommerge, trasporta e poi ti lascia, poco dopo la pioggia, disperso e affamato in un’urbana notte.
Come nel precedente del 2010 sempre su Amirani, Gianni Mimmo al soprano e Gianni Lenoci al piano (che a quattro mesi da queste registrazioni, il 30 Settembre 2019, viene a mancare).
Musica libera e meravigliosa.
Voto: 8
Marco Carcasi