(Slam 2020)
Il quartetto dei Freetime, si forma a Praga sul principio del 2000 con l’intento di girar a più non posso sulle ali del credo impro.
Musicisti di diverse nazionalità, che si ritrovano a maneggiare impulsi jazz, influssi etnici ed un tot di settanta in libertà.
Cinque composizioni, riprese dal vivo in quel di Ostrava nel 2019, dove energia, preparazione e passione, non vengon di certo a mancare.
Tarogato, percussioni, piano, voce e contrabbasso, che scalpitano e s’azzuffano con garbo.
L’insieme rimanda inevitabilmente al passato ma, un minimo di urgente contemporaneità, par esser nelle loro corde.
Chi si ingrippa in incantatori grovigli, gode non poco.
Voto: 7
Marco Carcasi