(Mercury KX, 2020)
L’attesa per il ritorno sulla scena discografica del compositore islandese Ólafur Arnalds è giunta al termine, il 6 novembre è finalmente uscito il suo nuovo album dal titolo ‘Some Kind of Peace’, presentato con il video del singolo We contains moltitude visibile a questo link: (https://www.youtube.com/watch?v=CzShsG8JLBY). Un ritorno in grande stile, attraverso un CD denso, ricco di splendide atmosfere ed arricchito da importanti collaborazioni come quelle con il musicista britannico Bonobo, il cantante islandese e polistrumentista JFDR, ed il cantautore tedesco Josin. Lo stesso Arnalds parla in questi termini del suo nuovo lavoro: ‘Questo album parla di cosa significa essere vivi, vulnerabili, dell’importanza dei rituali … è il mio album più intimo e personale composto nel momento in cui il mondo sta attraversando un periodo di grande caos … in esso ho infuso tutto il mio amore, i miei sogni e le mie paure, attraverso un magico ma difficile processo creativo …’ Tali parole rendono appieno l’essenza di ciò che l’ascoltatore troverà immergendosi in esso. La balenante Loom (Feat. Bonobo) apre il disco in modo raffinato attraverso i suoi ipnotici incastri di suoni elettronici dando così il via ad una serie di tracce musicali bellissime ed affascinanti. Tra esse spiccano la splendida e malinconica Spiral intrisa della bellezza dei suoni degli archi, l’eterea Zero con i suoi avvolgenti tappeti sonori, ed infine la consolatoria We Contain Multitudes delicatamente eseguita al pianoforte dal compositore islandese. Un’opera di grande spessore e qualità.
Voto: 8,5
Luciano Feliciani