(Pias America 2020)
‘Monument’ è l’ultimo disco di Keaton Henson, totalmente diverso sia per concezione che per suono, dal suo precedente ‘Six Lethargies’. Il fatto che un compositore possa cambiare così radicalmente tra i generi musicali è indicativo di un grande talento creativo. Keaton Henson lo è, un artista poliedrico, eclettico: musicista, poeta, scrittore, pittore e illustratore. Nasce principalmente come autore Folk Rock, ma, com’è recentemente avvenuto in modo molto pregnante in ‘Six Lethargies’, riesce a muoversi liberamente anche nel campo della musica classica moderna. ‘Monument’ è una sorta di ritorno alle origini. Arrangiamenti rarefatti ed essenziali accompagnano gli arpeggi della chitarra di Henson, la cui voce, in alcuni casi quasi sussurrata, aleggia leggera sopra meste armonie. Questo disco è, in effetti, molto intimo, nostalgico, solitario, fatto di canzoni dolci e malinconiche di testi bellissimi e poetici, che accarezzano l’anima. Si pensi a Prayer, in cui piano e voce si muovono assieme seguendo una melodia tenera e consolatoria, da cui prende vita un bellissimo episodio agli archi che conclude in modo splendido il brano; o alla bellissima ballata Husk, una musica che letteralmente ci trasporta in un volo libero di speranza. Le tracce di ‘Monument’ sono pagine musicali davvero delicate ed evocatrici, uscite dalla penna di un grande artista.
Voto: 8
Luciano Feliciani