(Crac Edizioni, 2020)
Edito da Crac Edizioni, ‘Flavio Giurato. Le gocce di sudore più duro’ è un saggio, biografia, “archeologia di un cantautore perduto”. Figlio di un diplomatico, fratello del gaffeur nazionalpopolare Luca e del regista Blasco, Giurato è per molti, anzi pochi, il segreto meglio custodito del cantautorato italiano. Sparse in sei dischi pubblicati in un quarantennio (‘Il tuffatore’, 1982, è forse il più celebre), le sue canzoni brillano di un fascino unico, sono incastri perfetti di Storia, storie, emozioni, ricostruzioni d’ambiente (per lo più altoborghese) contese tra cantautorato e progressive rock.
Giuliano Ciao, autore del testo, si lancia in una missione impossibile: ri-costruire il percorso (estetico, esistenziale, biografico) di un artista sfuggente, ritroso ai limiti dell’autosabotaggio. Ridondanze, lungaggini, sovrainterpretazioni minano in alcuni punti la piacevolezza della lettura. Il meglio è nella prima parte, l’analisi della discografia di Giurato, e nella penultima, una spece di delirante autoritratto dello stesso musicista. La chiusura è affidata a una brevissima intervista in cui Giurato, con la semplicità che lo contraddistingue, gioca a smontare sé stesso e il mito dell’Artista Complesso & Irraggiungibile. E’ un uomo felice che rimpiange un Bowie Knife non comprato in gioventù a Londra e il campo da baseball (suo sport giovanile) dell’Acqua Acetosa.
Il resto è poesia.
Marco Loprete
Link: Giuliano Ciao, Flavio Giurato. Le gocce di sudore più duro, Falconara, Crac Edizioni, 2020