(Jazziza Records, 2020)
Figlia d’arte del geniale pianista jazz Vagif Mustafa Zadeh e della bravissima cantante Eliza Mustafa Zadeh , la cui carriera solistica lirica sfocia e si rivela in quella fusion-jazz quale prima voce a cantare nello stile ‘Jazz-Mugham’ (singolare fusione di stili che crea un connubio tra il jazz occidentale e il mugham, una complessa composizione folkloristica tipica dell’Azerbaijan che si basa su canti e melodie trasmessi oralmente e costruiti su scale modali tipiche delle armonie azere unita ad improvvisazioni solistiche dei singoli strumenti), Aziza Mustafa Zadeh rappresenta uno dei più grandi talenti della fusion jazz unita a sfumature e capacità vocali tipiche della musica lirica. Basta ascoltare alcuni dei suoi CD più importanti come ad esempio ‘Jazziza’, che contiene una strepitosa versione del famoso Take Five, o ‘Seventh Truth’ o ‘Dance of Fire’ sino ai più recenti ‘Shamans’ e ‘Contrasts I’ e ‘Contrasts II’ per comprendere e godere delle eccezionali capacità di questa pianista e cantante. Aziza rappresenta la congiunzione dei talenti dei propri genitori, e ne realizza una straordinaria ed incomparabile sintesi. ‘Generations’ è il suo ultimo CD che, come racconta il titolo, attraversa ben tre generazioni. I primi quattro brani sono, infatti, derivati da melodie che il figlio di tre anni Ramiz Han intonava in modo casuale. Aziza ha ascoltato e trascritto quelle semplici melodie con le quali ha poi imbastito e rifinito quattro bellissime composizioni. Dalla traccia 5 alla 9 le musiche sono invece della stessa Aziza, mentre gli ultimi tre brani sono composizioni originali del padre Vagif Mustafa Zadeh. Quest’ultimo fu uno dei più grandi jazzisti vissuti nella seconda metà del novecento, morto prematuramente a soli 39 anni. Basta citare, per descriverlo, le parole di Dizzy Gillespie: ‘Vagif è un Grande Genio, ma io penso sia nato prima del suo tempo. La musica di Vagif proviene da un altro pianeta… è la Musica del futuro’. In questo CD si possono ascoltare ben 3 sue composizioni eseguite da Aziza al pianoforte, Ralf Cetto al basso e Simon Zimbardo alla batteria, tra le quali spicca il bellissimo Concerto No. 2 in cui gli stilemi classici vengono fatti confluire in modo sapiente nelle strutture e nelle armonie jazz attraverso uno stile personalissimo e inconfondibile. Aziza Mustafa Zadeh è davvero geniale ed unica sia dal punto di vista compositivo che in quello esecutivo e tecnico, riuscendo ad unire una strepitosa vocalità ad una altrettanto impressionante capacità pianistica, tenute insieme da un gusto musicale davvero interessante, versatile e raffinato. Anche lei, come ad esempio l’armeno Tigran Hamasyan, riesce a creare una perfetta fusione tra il Jazz e la musica folk azera, combinandone i tempi complessi ed asimmetrici e le linee vocali arabeggianti, o reinterpretando grandi standard jazz in modo davvero eclettico. Una musicista da ascoltare e riascoltare più e più volte!
Voto: 9
Luciano Feliciani