(One Little Independent Records/Audiglobe, 2020)
Galya Bisengalieva, pluripremiata violinista kazako-britannica, nonché direttrice della London Contemporary Orchestra, debutta con il suo primo suggestivo album dal titolo ‘Aralkum’. L’opera si suddivide in tre parti fondamentali: disastro, calamità e futuro, e muove i suoi passi dalla sciagura ambientale avvenuta ai danni del lago d’Aral in Kazakistan. Si tratta quindi di un lavoro musicale di denuncia, come spiega l’autrice: “Ho pensato che realizzare un video fosse importante per trasmettere l’orrore del disastro di Aral, dato che non è ben documentato in Occidente. Il brano lascia una sensazione di isolamento, così ho voluto che la storia venisse raccontata attraverso gli occhi di un individuo. Il personaggio è volutamente androgino, aspetto che va contro la cultura kazkaka tipicamente maschile. Per me era importante che il video venisse realizzato da qualcuno che, come me, fosse cresciuto con la storia di questo disastro e che avesse potuto sperimentarne la devastazione in prima persona. Sono stata contenta di commissionare il lavoro a Damir, che vive nella mia città natale, Almaty”. Il video, è diretto da Damir Otegen e si può vedere al link sottostante. La musica si dispiega in lunghi tappeti sonori quasi senza soluzione di continuità, in cui gli archi si intrecciano con i suoni elettronici creando affascinanti orditi sonori. Un’atmosfera cupa accompagna tutta l’opera, a mostrare il dolore, lo strazio nei confronti di un tale disastro ecologico. Sembra non esserci speranza, nessun rimedio, oramai, alla distruzione provocata dalla scelleratezza umana. Un continuo senso di angoscia pervade, infatti, le varie tracce. Un disco coraggioso, che tocca temi importanti attraverso la musica, evocando forti emozioni.
Voto: 7
Luciano Feliciani
Galya Bisengalieva Bandcamp Page