(FMR Records 2020)
Poco interessante, anzi irritante e noioso. L’improvvisazione destrutturata del trio (Adam Bohman, oggetti amplificati; Adrian Northover, mbira, sassofono e melodica; (Jean-Michel Van Schouwburg, voce) non decolla. Probabilmente, ne convengo, decollare non è il punto in questione. Ma i circa 40 minuti dell’album non riescono a proporre molti momenti che davvero meritino non dico il coinvolgimento, ma almeno un ascolto paziente. Vieppiù difficile da decifrare è la voce di Van Schouwburg. A differenza di quanto fa Marilza Gouvea in ‘Cájula’ (stessa etichetta; la FMR Records; stesso sassofonista: Adrian Northover; stesso genere: improvvisazione non idiomatica sperimentale; e con Van Schouwburg nelle vesti di redattore delle note di copertina, quasi una recensione ante litteram di quel disco), qui l’improvvisazione sperimentale vocale risulta pesante e solo apparentemente varia: più che muggire (= to bellow: donde probabilmente parte del nome del gruppo) in modi più o meno vari non fa molto. E Northover soltanto al sax riesce a scostarsi dai clichés dell’improvvisazione non idiomatica, proponendo qualche momento musicale più degno di nota (o forse meglio, qualche momento degno di nota più musicale?), senza riuscire però a salvare un disco che offre un’altra prova della difficoltà di inscatolare in una registrazione performance musicali che reclamano l’ascolto in presenza.
Voto: 4
Alessandro Bertinetto
Adrian Northover Bandcamp Page