(Stradivarius 2020)
Il nome di Ney Rosauro, compositore e percussionista brasiliano nato nel 1952, è ormai presente da diversi decenni nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali, oltreché a essere adeguatamente rappresentato dal punto di vista discografico. Ciò è dovuto alla sua capacità di coniugare finezza di scrittura e immediatezza comunicativa, come pure alla padronanza degli strumenti a percussione che le partiture rivelano e che i percussionisti classici più curiosi e versatili non possono che apprezzare. In questa uscita discografica per la Stradivarius, a essere eseguiti dalla Haydn Orchestra of Bolzano and Trento, per la conduzione di Roberto Molinelli e George Pehlivanian, sono due classici di Rosauro, vale a dire il Concerto per Marimba e Orchestra d’Archi del 1986 e il Concerto per Timpani e Orchestra d’Archi del 2003, insieme al più recente Doppio Concerto per Marimba, Timpani e Orchestra del 2017, che vede riuniti i due bravissimi solisti, ovvero Ivan Mancinelli alla marimba e Domenico Cagnacci ai timpani. In tutti e tre i concerti risaltano le caratteristiche portanti della poetica di Rosauro: freschezza e generosità melodica, dinamismo ritmico, temi e colori che risentono dell’influenza della tradizione popolare sudamericana (soprattutto brasiliana) e del jazz; ma anche una complessità polifonica e una chiarezza formale che richiamano il neoclassicismo e la musica barocca. La capacità di far dialogare tra loro questi diversi elementi e mantenerli in mirabile equilibrio è il segreto delle composizioni dell’autore brasiliano, ed è qui che si misura, parimenti, la bravura dei musicisti protagonisti di questa bella produzione discografica.
Voto: 7
Filippo Focosi