(Snowdonia dischi 2020)
Il trentino Odla Iznat in arte ODLA ha realizzato una raccolta concettualmente coesa intorno alla metafora del viaggio, figliando da devoto di Fabrizio De André una introduzione, tre atti e una conclusione molto primi anni Settanta, evocando denari, amori e cieli, seppur sul tema attualissimo delle migrazioni.
La lunga mano della Snowdonia ci fa sospettare che questa musica così ortodossa ‒ basta leggere la lista dei numerosi strumenti maneggiati dal produttore Edoardo Vergara: chitarra classica e acustica, 12 corde, ukulele, marranzano tra gli altri ‒ sia potenzialmente e praticamente una delle possibili opposizioni sonore (non entriamo in ambiti politico – sociali) oggi possibili.
Undici brani da uomo che cammina per le strade, che non a caso canta Vorrei parlare con le città, Claudio Lolli mediano senza zingari ne sogni, (no, invece c’è Il sogno di una madre), ma sempre espressivo come da Scotti/La Fauci standard. Un buon esordio.
Voto: 6,5
Marco Fiori
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